Aiuta la mia anima a parlare
  • Aiuta la mia anima a parlare
  • 2013-10-22T11:00:00+02:00
  • 2013-10-22T12:00:00+02:00

Aiuta la mia anima a parlare

Mimmo Sorrentino Aiuta la mia anima a parlare

Questa è una frase scritta e interpretata da un detenuto nello spettacolo teatrale “Terra e acqua”, rappresentato il 29 maggio nella chiesa di San Pietro Martire e che sarà replicato il 14 febbraio del prossimo anno presso il teatro Elfo-Puccini a Milano. Far parlare l’anima è l’unica possibilità di sentirsi libero per chi ha il proprio corpo rinchiuso. Ma forse ciò vale anche per chi non è in carcere. Detto in altro modo: insegnare alla propria anima a parlare è un modo per educarsi alla libertà. Ci si educa alla libertà di sicuro attraverso lo studio. Ed è della letteratura, filosofia, matematica, storia, musica, arte che ho incontrato nel carcere dei Piccolini che parlerò. Perché in carcere tutto ciò non ha nulla a che fare con lo studio astratto e generico. Lo studio diventa corpo reale. Profondità dell’anima. Esistono. E se le riconosci, educano alla libertà non solo chi è dietro le sbarre, ma chiunque ne venga a contatto, anche solo nell’ascolto di una lezione o nella visione di uno spettacolo. E alla fine ci si sente tutti, carcerati o no, meno soli, vale a dire più umani e più liberi.

Mimmo Sorrentino

Drammaturgo e regista. E’ stato docente di “teatro partecipato” presso la scuola Paolo Grassi di Milano. Il suo metodo di lavoro si ispira ad un metodo proprio delle scienze sociali: “l’osservazione partecipata”. Nella sua ricerca Sorrentino ha coinvolto attori, studenti, disabili, tossicodipendenti in recupero, alcolisti, anziani, extracomunitari, abitanti delle periferie del nord Italia, Rom. Persone molto lontane  dalle accademie teatrali, come non teatrale è stata la sua formazione. I suoi maestri sono stati Norberto Bobbio, Danilo Dolci, Italo Mancini. Nei suoi lavori si è avvalso della consulenza di scienziati come il Prof. Vittorino Andreoli e il prof. Piergiorgio Odifreddi. Nel 2009 gli è stato assegnato il PREMIO “ENRIQUEZ”, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica Italiana per l’impegno civile la sua attività di drammaturgo e regista.