Tim Parks
Morte in mostra
Tim Parks con Paolo Perazzolo
«Forse colleziono questi dipinti per non uccidere più. Per un attimo gli passò per la testa quel pensiero. O forse perché mi piacerebbe uccidere di nuovo, ma non ne ho più il fegato».
L’ultimo romanzo di Tim Parks, La morte in mostra, è viaggio sul crinale della lucidità e della follia, della quotidianità e dello stordimento.
La mente di Morris Duckworth è un magma rimuginante dove le proiezioni narcisistiche, la morbosità passionale, la riconsiderazione irrequieta del passato, si mescolano ad una fascinazione per l’omicidio perpetrato, rimosso e sublimato tra una catena di inconfessabili compulsioni, il tentativo di costruire una autobiografia incontaminata e alternativa, una passione per la storia dell’arte torbida, ossessiva, monotematica.