Don Andrea Gallo nasce a Genova nel 1928. Entra in noviziato a Varazze nel 1948 e, dopo studi filosofici svolti a Roma, nel 1953 viene mandato in missione a San Paolo - Brasile ma è costretto a tornare in Italia a causa della dittatura presente allora nel paese sudamericano. Alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori, cerca di introdurre una impostazione educativa diversa sostituendo i metodi unicamente repressivi con una pedagogia della fiducia e della libertà. Nel 1964 chiede di lasciare la congregazione salesiana per entrare nella diocesi genovese, a Capraia viene nominato cappellano del carcere e successivamente viene destinato in qualità di viceparroco alla chiesa del Carmine dove rimarrà fino al 1970. Nella parrocchia del Carmine don Andrea fece scelte di campo con gli emarginati: la parrocchia diventò un punto di aggregazione di giovani e adulti, di ogni parte della città, in cerca di amicizia e solidarietà con i più poveri e con gli emarginati, che trovavano un punto di ascolto. Accusato di comunismo viene allontanato dalla curia. Accolto a San Benedetto al Porto, dà vita alla Comunità di San Benedetto al Porto, impegnandosi da allora nel recupero degli emarginati.

Tra i suoi scritti ricordiamo: L’inganno droga (Sensibili alle Foglie Editore, 1998), Angelicamente anarchico (con prefazione di Vasco Rossi, Mondadori, 2005), Io cammino con gli ultimi scritto con Federico Traversa (Chinaski Edizioni, 2007) ed il recente Così in terra, come in cielo (Mondadori, febbraio 2010).