Film "Poesia che mi guardi"
  • Film "Poesia che mi guardi"
  • 2009-10-05T21:00:00+02:00
  • 2009-10-05T22:00:00+02:00

Film "Poesia che mi guardi"

Tutti pazzi per il cinema a cura di Luca Malavasi

Rassegna di film, fiction e documentari, dedicati a poeti e alla poesia dei “matti”.

In tutti gli incontri sarà presente il regista

 

POESIA CHE MI GUARDI (50’, 2009)

Regia di Marina Spada

Partendo dalla figura di Antonia Pozzi, morta suicida a soli 26 anni nel 1938, Poesia che mi guardi vuole riflettere sul ruolo dell’artista e del poeta nella società di allora e di oggi. Motore e voce narrante del film è Maria, una cineasta che, affascinata dalla Pozzi, ne studia l’opera e ricerca il mondo e i personaggi della sua vita. Decisivo è l’incontro con gli H5N1, un gruppo di studenti universitari che diffondono le loro poesie in forma anonima sui muri della città. Maria li coinvolge nel suo progetto: vorrebbe che la poesia di Antonia Pozzi, tramite i ragazzi, rinascesse a Milano, non più come espressione solitaria e intima, ma come momento condiviso.

Poesia che mi guardi è una riflessione sulla poesia e sulla sua necessità. Amo la poesia e amo i poeti perché danno voce, coraggiosamente, a ciò che di solito è taciuto. Antonia Pozzi, in particolare, mi aveva fulminata perché la sua poesia è libera, carnale, sincera. Mi affascinava questa giovane donna costretta a nascondere, dietro l’apparenza borghese, una passionalità intensa che mal si conciliava con le strettoie e le convezioni dell’epoca. Antonia Pozzi era sola perché, come tutti gli imperdonabili, era troppo moderna per essere compresa. Ha saputo guardare, senza ritrarsi, la bellezza e il dolore del mondo e testimoniare se stessa. Morta suicida, come spesso è accaduto alle donne poeta, è nata e vissuta a Milano, come me (Marina Spada).